Cosa succede quando dobbiamo scegliere tra bene e male?
Spesso accade che si tratta come se fosse bene, qualcosa che bene non è.
Inoltre, mi pare che ci sia una certa confusione nell’identificare il punto di partenza del male.
Il male, di solito, viene collocato laggiù, in fondo, lontano da noi, dove ci sono anche il brutto e il cattivo.
Al contrario, invece, il male è qui, comincia esattamente qui dove sono io, dove sei tu, nello stesso punto in cui inizia il bene.
Qui, dove io sono, si dividono e partono per direzioni diametralmente opposte, uno da una parte e l’altro dall’altra.
Lo Start è, però, lo stesso per entrambi, ed è sempre presente, per ognuno di noi.
In ogni momento scegliamo l’uno o l’altro, e, spesso, senza che ce ne rendiamo conto.
Ma, allora, cosa sono il bene e il male?
Non certo solo quelli di cui parla la cronaca; quelli sono il bene e il male laggiù, lontani, quelli che, apparentemente, nulla hanno a che vedere con noi, qui e adesso.
Quelli di cui sto parlando, invece, sono il bene e il male “qui e adesso”, presenti in ogni nostra scelta, e che costruiscono, passo dopo passo, la nostra vita e il nostro destino.
E influenzano anche quello degli altri.
Di seguito, propongo una mia lettura del Bene e del Male.
Il Male è:
- scegliere di non pensare;
- evitare di assumersi le proprie responsabilità, cercando sempre capri espiatori per ogni cosa;
- demandare ad altri la propria salute e il proprio benessere;
- rifiutarsi di approfondire e di cercare i significati di ciò che ci accade;
- rifiutare di capire che gli altri esistono e il proprio bene è associato a quello altrui;
- prendere sempre la via più facile;
- evitare di fare “la fatica”, che comporta impegnarsi nella propria vita, anche se si accetta di fare la fatica inevitabile che si fa evitando l’impegno;
- accettare di vivere sotto l’egida della paura, e far sì che sia sempre lei a scegliere per noi.
Il bene è:
- riflettere sulle cose;
- volersi conoscere;
- voler sapere qual’è il significato e il valore di ogni cosa che ci accade;
- assumersi sempre la propria parte di responsabilità, in ogni situazione;
- saper scegliere la via più complessa, senza temere la fatica;
- tenere sempre a mente che gli altri esistono, e il proprio bene è legato a quello altrui;
- avere attenzione e rispetto per sé stessi e per la propria salute fisica e psichica (o emotiva);
- non lasciare le redini della propria vita in mano alla paura, ma accettare di fare entrare l’amore per sé stessi nella propria vita, che è la più grande difesa che abbiamo a nostra disposizione per vincere.
Se vuoi approfondire, puoi leggere qui: L’arte di amare sé stessi: nuove e vecchie frontiere
Entrambe queste liste possono essere arricchite di nuovi elementi, ma la cosa fondamentale da capire è che il bene e il male sono sempre presenti, ad ogni passo.
Ed è costante la nostra possibilità di scegliere, e ad ogni scelta, decidiamo per la nostra vita e quella altrui.
E questo è vero anche se non piace l’idea.
“La chiosa del Maestro”
Ecco le parole dal Maestro Yoda, semplici, chiare e senza tempo:
“Arduo da vedere il Lato Oscuro è. La paura è la via per il Lato Oscuro. La paura conduce all’ira, l’ira all’odio; l’odio conduce alla sofferenza. Ingannarvi gli occhi, possono. Nella Forza, molto diverso ognuno di voi è. Il lato oscuro è più forte? No! No! No!…più rapido…più facile…più seducente”.
Yoda potrà anche essere un personaggio “inventato”, ma le sue parole sono Vere.
Quando iniziano il Bene e il Male
La confusione nasce tra il bene e il male qui e adesso e quelli lontano, altrove e in un altro momento, come se tra i due non ci fosse alcun legame.
Ogni scelta che si fa è una scelta tra bene e male, e il cambiamento di ognuno è rilevante per il cambiamento di tutti.
Hai mai notato com’è contagiosa una persone che sprigiona serenità e sicurezza in sé stessa?
Ti senti bene con lei, la vuoi come amica, ne cerchi la vicinanza, perché, in qualche modo, ti fa stare meglio.
Quando si sceglie il male, si spigiona una certa energia, sia interiormente che al di fuori di sé.
Questa scelta cambia, anche se impercettibilmente, le cose, e lo fa ad ogni volta che la si compie, e questa energia genera degli effetti.
Influenza lo stato d’animo, la forza interiore, la stessa energia di cui si può disporre, che ha un calo, e si avverte più facilmente la stanchezza.
Ma influisce anche sulla persone attorno a noi.
La scelta del “male qui e adesso”, allontana dalla propria integrazione corporea, separa la mente dal corpo, dalle emozioni e dall’Anima, e, quindi, dalle risposte più utili per il proprio benessere.
Produce malessere che spesso viene proiettato sugli altri, e porta a una coazione a ripetere nel continuare a scegliere il “male”.
Così le singole scelte si sommano e sorgono i diversi disagi, individuali, relazionali e sociali, ai quali assistiamo quotidianamente.
Quando si pensa di non essere responsabili dei mali del mondo, non si comprende che fare qui e adesso la scelta migliore, fa scattare reazioni a catena che, nel tempo, sono in grado di generare grandi cambiamenti.
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