Esprimere le emozioni

Le Emozioni sono il Pensiero della Pancia.



Ho definito le Emozioni come il Pensiero della Pancia, perché, solitamente, è proprio nella pancia che le sentiamo, e perché, all’altezza dell’intestino, si colloca uno dei tre cervelli che possediamo.

Procediamo con ordine, però.

La parola emozione deriva dal latino ex-movere, quindi muovere fuori, portare fuori, ma significa anche: quella forza che spinge all’azione.

Nell’esperienza quotidiana, in effetti, l’emozione è sia motivazione all’azione, che qualcosa di molto intenso che si muove dentro di noi.


I tre cervelli 

Sono stati individuati nel corpo,  tre cervelli:

Il “primo” cervello è quello contenuto nella scatola cranica;

Il “secondo” cervello è quello somatico, situato pressappoco all’altezza dell’intestino;

Il “terzo” cervello è quello situato nel cuore.

Se ti interessa approfondire, puoi guardare questo articolo: I Tre Cervelli del Corpo Umano.

Dunque, quando parlo di pensiero di pancia, mi riferisco a un cervello vero e proprio, anche se arcaico, che è in connessione con l’Inconscio e con le emozioni primarie, quelle relative ai primi tre chakra, per intenderci.

Se ti può interessare ho scritto questo articolo, sull’argomento:  Il Corpo e il suo linguaggio 2 

Il pensiero di pancia, dunque, si riferisce ai contenuti emotivi basilari, quelli che derivano dalle precoci esperienze infantili, contenuti che è importante poter conoscere e sbloccare.

Perché?

Perché, conoscere la nostra storia e cosa ci ha condotto ad avere un certo tipo di esperienze, ci permette di cambiarla.

Nella pancia, e quindi attraverso le esperienze infantili, collocate nei primi 3 e i 5 anni, solitamente, si formano quelli che io chiamo i “pensieri fondanti”.

Sulla base di tali pensieri, costruiamo la nostra realtà.


Qualche esempio di Pensiero Fondante.

Molti di noi, hanno, come pensieri fondanti, cose tipo: non merito il bene, non valgo niente, non merito di essere amato, non merito di esistere.

Questi pensieri, di cui purtroppo siamo all’oscuro fino a quando non li andiamo a cercare, ci procurano tutta una serie di esperienze.

Tra queste, potrebbero essercene di “drammatiche” per noi,  come il fallimento sul lavoro o nei rapporti sentimentali.

Per esempio, possiamo trovarci dentro relazioni molto insoddisfacenti e “fredde”.

 O, peggio, in relazioni maltrattanti, dove si viene usati anche da chi dice di volerci bene.  

Questi esempi danno un’idea di massima di come la realtà “risponde” ai pensieri profondi, che spesso non hanno niente a che vedere con quello che pensa la testa.

Ecco dunque perché diventa necessario sbrogliare questi nodi se si vuole cambiare la propria vita.

Una volta scoperti tutti questi pensieri fondanti e compresa la relazione con le diverse esperienze che procurano, si può procedere verso la loro pulizia e quindi alla loro sostituzione con altri pensieri, elaborati in armonia con mente-cuore-pancia insieme.


Cosa fare con le emozioni

Le emozioni non vanno mai bloccate, e non vanno nemmeno espresse senza filtri.

Nel primo caso, se cioè si cerca di bloccarle, le emozioni, poiché sono energia, non spariscono, ma si traducono nel corpo, a livello muscolare e tendineo.

Se si persevera in tale comportamento, anche gli organi interni, possono esserne colpiti, andando a procurare vari disturbi, fino a vere e proprie malattie.

Nel secondo caso, esprimere le emozioni senza filtri procura effetti sociali sgradevoli, come per esempio, il rifiuto e l’allontanamento dalle persone, o un giudizio negativo.

Dunque, è necessario imparare a fare due cose:

  1. riconoscere le emozioni e saper dar loro il giusto nome;
  2. esprimerle in un modo socialmente accettabile.

Rispetto al primo punto, spesso ci si vergogna a nominare esattamente un’emozione.

Ci è stato insegnato, infatti, che le emozioni sono cose di cui vergognarsi e da tenere nascoste.

Oppure, si teme che nominandole, facciano più male.

Su questo argomento puoi guardare anche qui: Emozioni trattenute e disturbi della voce

Rispetto al secondo punto, sarebbe auspicabile che aggiungessero “come esprimere le emozioni” tra le materie di studio della scuola dell’obbligo.

Fino a quando questo non avviene, sarebbe consigliato farsi dare delle buone indicazioni dalle persone che si occupano di emozioni per lavoro.

E’ estremamente importante imparare ad esprimere in modo efficacie le emozioni.

Questo permette di migliorare la qualità della propria vita a tutti i livelli: fisico, emotivo-relazionale, mentale.



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