Sessualità e Spiritualità

Sessualità e Spiritualità



Che rapporto c’è tra la sessualità e la spiritualità?

Molte religioni tendono ad enfatizzare la purezza come una sorta di astinenza sessuale, ad esaltare la verginità della donna, e a promuovere determinati comportamenti.

La questione è rilevante, secondo me.

Io mi sono fatta molte volte questa domanda, e tutte le volte sono giunta alla conclusione che sarebbe importante fare alcune riflessioni.

Non si tratta di giungere ad una conclusione determinando il comportamento migliore.

Questo non mi interessa, e non credo che sia lo scopo.

Ognuno fa ciò che sente.

La cosa importante per me, è, prima di decidere cosa si vuole fare, riflettere su alcuni temi.


Cosa rappresenta la sessualità.

La sessualità è un grandissimo potere, al confine tra la vita e la morte.

Infatti, a livello inconscio, la sessualità è il mezzo per procreare, e questo atto mette a rischio sia la vita del bambino che quella della madre.

Ok, adesso la cosa è molto migliorata con la pratica medica, ma per l’inconscio, tali miglioramenti non contano.

La sessualità è e resta, per l’inconscio, il potere di dare la vita o di dare la morte allo stesso tempo, sia per l’uomo che per la donna.

È, dunque, un immenso potere, quello espresso dalla sessualità.

Qui, si dovrebbe aprire una riflessione sulla sua sacralità e sulla sacralità del corpo, ma rimando al momento questo argomento.


Sesso e Psiche

A livello psicologico, molte persone usano il sesso per riuscire a sentire la propria potenza e addirittura il proprio esistere, per riempire di vuoti.

Il piacere fisico, è, in questo senso, addirittura secondario, anche se non ci si rende conto di ciò.

Certamente, la produzione degli “ormoni del piacere”, come vengono chiamati, ha la sua importanza, nella creazione della dipendenza emotiva dal sesso.

Ma il tema della propria identità e del proprio senso di esistere, spesso inconscio, è davvero fortissimo.


Sesso e senso di sé

Molto spesso, il sesso è una conferma del proprio esserci, del proprio contare, del proprio valere per sé stessi e per l’altro, e sviluppa, che lo si riconosca o meno, un senso di potenza.

Naturalmente, tale senso di potenza ha un effetto effimero, molto transitorio, dunque è necessario riprodurlo il più spesso possibile, pena una perdita di autostima.

Per fare questo, si arriva ad usare le persone, il loro corpo, onde poter soddisfare il proprio bisogno di esistere e lenire la propria paura di separazione, di vuoto e di solitudine, almeno momentaneamente.

Di tutte queste cose, che riguardano sia le donne che gli uomini, non è detto che si sia consapevoli.

Inoltre, la società stessa nella quale viviamo avvalla un comportamento sessuale “facile”, spesso travestendolo da emancipazione femminile e parlando di consensualità, senza analizzarne i risvolti emotivi.

Infatti, spesso anche dietro la consensualità si ritrovano motivazioni emotive e psicologiche, non sempre consapevoli, che vanno a falsare il senso del vero consenso.

Molte volte c’è la sensazione della propria solitudine, per esempio, o una bassa autostima.

Peccato che non si parli di consapevolezza e non si approfondiscano i temi seriamente con la stessa facilità con la quale si inviano gli altri messaggi.

In questo modo, una donna è moderna ed emancipata se fa sesso con chi vuole e quando vuole, senza pensarci troppo, perché la cosa che conta è la soddisfazione immediata del bisogno.

E l’uomo non aspetta altro, e in tal modo, le persone stanno disimparando la fondamentale capacità di procrastinare la soddisfazione dei bisogni, e, a volte, a sapervi rinunciare.

In fondo la sessualità è una droga a basso prezzo, legale, sufficientemente facile da reperire.

Se ti può interessare dai un’occhiata a questo articolo: La Sessualità, oggi. Io ne parlerei!



Ascolta il mio Podcast, su questo argomento



L’uso strumentale della sessualità

Ma così facendo, è questo sistema che crea persone dipendenti da tutti i loro bisogni, e così immaturi da non essere più davvero capaci di aspettare e scegliere.

La minore capacità di aspettare, rimandare, rinunciare è estremamente lesiva della maturità delle persone, e le mantiene bambine e vincolate.

Gran parte delle frustrazioni e della sofferenza di molte persone, deriva dal fatto di non poter soddisfare alcuni o molti dei falsi bisogni che il consumismo istilla.

E chi ci governa, detta le leggi e stabilisce quali sono i valori e gli ideali da perseguire, conosce bene la psiche umana, e se ne serve.

Se ne serve per esercitare meglio il suo potere su di noi.

Sia ben chiaro, non sto affatto dicendo che si deve smettere di fare sesso.

Che ognuno continui a fare ciò che sente giusto.

Quello che dico, è che queste cose dovrebbero essere dette e riflettute, per poter decidere davvero in autonomia di pensiero cosa sia giusto fare per sé stessi.

Personalmente, ritengo che l’emancipazione femminile non passi dal numero di volte che si allargano le gambe, o dalla quantità di piacere sessuale che si vive.

Credo che l’emancipazione passi dal pensiero autonomo, dalla consapevolezza di sé, dalla propria maturazione profonda, dalla propria assunzione di responsabilità nei confronti di sé stessi e della propria salute.

Dal saper prendere le decisioni giuste per il proprio bene e quello altrui, dalla comprensione che siamo un io-noi, e che quindi, è necessario pensare anche al bene comune, e altre cose del genere.

Insomma, ritengo l’emancipazione una cosa molto meno superficiale di quanto non venga fatto passare dai media.


Che cos’è la Spiritualità

Credo che la Spiritualità sia un percorso, che dovrebbe essere il più possibile personale, verso delle comprensioni che vanno oltre la materia e la vita sulla Terra.

Anche se personale, è comunque un percorso, e prevede delle tappe.

Si è spirituali inizialmente quando ci si pone delle domande, e si comincia ad andare oltre l’apparenza delle cose.

Quanto si sente la necessità e il desiderio di conoscere profondamente sé stessi, e si supera la paura che può fare incontrare delle verità che fino a quel momento erano rimaste un po’ sepolte dentro.

Quando si comincia ad avvertire i bisogno di cambiare: cambiare sé stessi, la propria vita, i propri comportamenti.

Quando si chiede aiuto per fare alcune di queste cose che da soli non possono essere fatte, a meno di non essere degli Iniziati, Grandi Maestri, persone molto evolute.

Tutti questi passi, portano sempre più vicino sia alla propria Anima che poi al proprio Spirito.

L’Anima è il très-d’-union tra Corpo e Spirito, tra l’Io Terreno e quello Spirituale.

Se desideri approfondire questo argomento, puoi leggere qui: Anima e Spirito

Lo Spirito, è l’Io-Noi, oltre questa materia, oltre la paura che induce, che vive nell’Amore del Tutto.

La Spiritualità è il percorso: il mezzo, non il fine.

Come fine hanno più senso la Gioia, la Fede, l’Amore, la Guarigione.


Rapporto tra Sessualità e Spiritualità

Il rapporto tra la sessualità e la spiritualità sarebbe dunque una conseguenza della propria maturazione personale, delle riflessioni fatte, delle decisioni prese.

Personalmente credo che la sessualità debba essere vissuta con molta maturità e profondità, come i suoi stessi significati profondi suggeriscono di fare.

E penso che sia altrettanto fondamentale arrivare a comprendere come amare sé stessi.

Quando ci si avvicina al sapersi amare, si entra nel mondo del Rispetto, quello con la erre maiuscola.

Non è il tipo di rispetto terreno, naturalmente, ma quello dello Spirito, completato e permeato di Amore.

In una tale situazione, anche la sessualità viene permeata dall’Amore e dal Rispetto per ciò che si condivide in quel momento.

Così si riesce ad uscire dai vincoli dei legami, del possesso, del controllo e della manipolazione, che, invece, caratterizzano, volenti o no, tutte le relazioni umane.


Conclusioni

Sento che c’è qualcosa di stonato nel modo in cui la sessualità viene vissuta e promossa dalla società.

È anche vero che ci sono molte altre persone che condividono il mio sentire.

Ed è anche possibile che non sia nemmeno necessario “spiritualizzare” troppo ogni cosa.

Io sento che per me è importante farlo: alcuni saranno in sintonia col mio sentire, altri no.

Non sono sicura che si debba giungere ad una fine del discorso, ad una decisione su ciò che è giusto fare.

Sento però che sarebbe giusto riflettere e parlare di più di questo argomento, affinché ognuno possa prendere la propria decisione in armonia con sé stesso, potendola poi anche sempre modificare, durante il suo cammino.

Soprattutto sarebbe fondamentale parlarne con i giovani, dall’adolescenza in poi, per riuscire a trasmettere dei contenuti diversi da quelli dai quali vengono bombardati.

Riflettere sulle cose e non darle per scontate, accettando quello che viene passato come ideale da chi detiene un potere su di noi e sulla nostra vita: questa è la mia proposta.



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