La scelta dell'incarnazione

Guida al senso della vita 2: l’incarnazione



Quanto segue è la continuazione di un discorso, iniziato in un precedente articolo: Guida al senso della vita 1: il Karma; qui mi occupo della scelta dell’incarnazione.

Se anche tu, ogni tanto, ti chiedi come mai ti sei incarnato/a, e desideri confrontare le risposte che ti sei dato/a con quelle di altre persone, allora, ti potrà interessare anche questa lettura.


Cosa si intende con “scelta” dell’incarnazione

Il termine “scelta” ha una declinazione nel suo significato terreno che non è del tutto comparabile con quello che ha nel mondo dello Spirito.

E’ probabile che “scegliere” nel linguaggio dello Spirito, abbia a che vedere col Tutto, cioè col fatto che lo Spirito è più consapevole che ogni singola vita è importante per la crescita del Tutto.

Come è più consapevole dell’Unità di cui ognuna fa parte.

Quando si dice “le persone scelgono di incarnarsi”, è necessario comprendere che non si sta parlando di un atto decisionale, paragonabile a quelli che avvengono qui.

O, meglio, non è comprensibile ciò su cui si fonda la scelta, come lo può essere quando si prendono determinate decisioni qui sulla Terra.

La Scelta che si compie incarnandosi, non riguarda quasi mai delle esperienze che si “sceglie” di vivere perché adatte al proprio sviluppo, ma riguarda l’apprendimento che sicuramente avverrà sulla Terra, indipendentemente da ciò che succederà nella vita, dalle scelte terrene, dalle ambizioni, dalle passioni e dai comportamenti.


C’è davvero un programma, quando ci si incarna?

Qualunque cosa si decida o ci si trovi a dover fare quando ci si incarna, va bene, non perché programmata, ma perché è in grado di fornire utili indicazioni per lo sviluppo complessivo dell’Umanità.

La teoria del Karma nasce più dall’esigenza di poter in qualche modo avere un controllo sulle esperienze che ci capitano e sul loro perché.

Nasce da un bisogno profondamente umano, che non ha reale rilievo a livello Spirituale.

In un certo senso, si potrebbe affermare che non c’è alcun senso alle esperienze che si vivono, a meno che una non abbia voglia e/o bisogno di cercarne uno.

O, meglio, il senso lo si può trovare nell’Anima, con l’aiuto della psicologia, e non nello Spirito.

Né esiste alcun controllo possibile che può essere esercitato da noi qui sulla Terra sul mondo dello Spirito e sulle altre dimensioni.

Difficilmente possiamo essere a conoscenza delle motivazioni che stanno alla radice delle diverse incarnazioni, e forse, dal nostro punto di vista e per il nostro modo di ragionare, potrebbero anche non essercene.

Ciò che conta sono le esperienze, qualsiasi siano, perché danno nuove informazioni per aiutare a comprendere come l’uomo debba evolvere per poter realizzare, un giorno, la vita dello Spirito nella materia.


Lo scopo alla base della scelta dell’incarnazione

E’ come se le nostre vite servissero per far capire in che modo sarà possibile finalmente fare vivere lo Spirito nella materia, se mai sarà davvero possibile.

Gli errori che facciamo, le sofferenze, tutto ciò che ci capita di giusto e di ingiusto, sono tutti elementi per capire come fare a realizzare qui lo stesso benessere che si vive nel mondo dello Spirito.

Se e quando questo avverrà, le infinite potenzialità che abbiamo si potranno finalmente realizzare, qui nella materia.

Dunque, cercare un senso alle esperienze umane nel Karma, si rivela quasi sempre molto parziale.


La scelta dell’incarnazione e la Psiche

Finché siamo nella materia, siamo, invece, soggetti alla psiche e alle sue leggi, ed è per questo motivo che lo sviluppo della psicologia e di altre materie umanistiche è così fondamentale.

Ed ecco anche perché la psicologia è un passaggio utilissimo per chi desidera compiere un determinato percorso.

Non è nemmeno vero che dobbiamo tutti imparare le stesse cose: qualunque cosa si impari qui sulla Terra è fondamentale: che sia ingegneria, matematica, fisica, ragioneria, fare le pulizie, cucinare, sciare…qualunque cosa.

Tutto è necessario per una profonda comprensione dell’Essere Umano e delle sue potenzialità, in vista dello scopo di cui sopra.

E tale comprensione, non può avvenire qui, mentre viviamo, ma, naturalmente, viene accolta molto più facilmente una volta che “torniamo a casa”, in quanto la mentalità e tutto il nostro modo di vedere e comprendere è completamente diverso e più ampio.

Dunque gli impedimenti che ostacolano la realizzazione di progetti o l’espressione di risorse, o la stessa sopravvivenza, qui sulla Terra, non dipendono da programmi Karmici e non sono scelti.

Al contrario, sono umani, dovuti alle influenze che la materia ha sugli incarnati, e alla corruzione che la paura esercita sullo Spirito incarnato, e soprattutto sull’Anima.

Se vuoi approfondire leggi il senso della vita 3: i perché dell’Anima


Come interpretare i “messaggi” dell’Al-di-Là

La nostra capacità di comprensione qui sulla Terra, è soggetto ad alcune restrizioni cognitive.

I messaggi ricevuti, saranno funzionali alla persona che li riceve e a quelle con le quali suddetta persona entrerà in contatto.

Saranno coerenti con le sue conoscenze e con lo sviluppo compiuto sulla Terra da quella persona, e parleranno il suo linguaggio.

Per questo è una sciocchezza pensare o pretendere di avere più ragione di un altro: non si tratta di vero o falso, giuso o sbagliato, ma di utile o funzionale a determinati scopi.

E ognuno ha i suoi.

Non è affatto detto che ciò che serve a me e ad altre persone in questa vita, serva, ad altre persone.

E anche se le verità che ognuno segue sembrano antitetiche, lo sono solo qui sulla Terra, dove la visione degli scopi e dell’insieme è estremamente ridotta, se non assente del tutto.

Ognuno possiede la verità che gli serve in quel momento per la sua vita e per quella delle persone con le quali entra in contatto.



Puoi prenotare la tua Video-chiamata, gratuita e senza impegno, qui



Prenota la Tua Video-Chiamata Gratuita



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *