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La ricerca della felicità, è, per molte persone, uno degli scopo dell’esistenza.
«Che cosa vuoi per te stesso, che cosa cerchi?» Chiedo io.
«Voglio essere felice!» risponde la persona che ho di fronte.
«Ok. Allora, ti faccio 2 domande:
- 1) cos’è per te la felicità, nello specifico, descrivila nei dettagli?
- 2) cosa sei disposto a dare per averla?»
Il prezzo della felicità
Quale sia il prezzo della felicità, non è cosa facile da stabilire, anche perché è necessario prima stabilire che cosa sia la felicità e a quanto si è disposti a dare per averla.
Se la si cerca, ma gratis, allora non la si vuole veramente, secondo me.
Poi, a mio parere, ci sono almeno due tipi di felicità:
- quella più materiale, chiamiamola così, data all’ottenimento di determinati risultati: una promozione, più denaro, più amici, più amore, più successo, ecc.;
- e quella più spirituale, più interiore.
La felicità più materiale, è una felicità che personalmente ritengo più pericolosa, perché dipende da cose esterne e/o da altre persone.
La felicità spirituale, è quella secondo la quale l’unico modo per essere felici è esserlo, punto e basta, senza che la cosa dipenda da condizioni esterne.
Sperimentare la felicità assoluta
Si riesce a sentire la felicità se si riesce anche solo per qualche istante, ad entrare in contatto con la propria parte Spirito.
Allora si sente, anche bene, quanto lo Spirito sia felice di essere incarnato, quanto goda di ogni cosa che accade, e quanto nulla sia davvero spaventoso, per lui, ma tutto intensamente interessante.
Ecco, a questo punto sarei quasi tentata di dire che il prezzo di questo tipo di felicità è la fede.
E’ che quando si dice fede, non è sempre facile capire di che cosa si tratta: fede in cosa?
Probabilmente, la fede in qualche cosa che ti tiene su, anche contro ogni evidenza.
Fede nel fatto che in qualche modo, ce la fai, sempre e comunque, che in qualche modo ci sarà l’aiuto che ti servirà, proprio al momento giusto.
La fede che elimina la paura, perché la paura non ti serve più, visto che hai la fede, e tu credi, credi e basta.
Credi che sarà così, come senti dentro di te: sarà così e basta!
Lo credi, lo vuoi, e hai fede che sarà così, e che , sopratutto, qualunque cosa accadrà, sarà la cosa migliore per te, sempre e comunque.
Il cammino verso la felicità
Quello che mi sento di dire, è che un percorso di auto-conoscenza, possa essere una buona strada per arrivarci, perché, a mio modo di vedere, è necessario poter credere a sé stessi, prima che avere fede.
E’ come una materia propedeutica la fiducia in sé stessi.
Se non ci si conosce davvero, non si riesce ad avere fiducia in sé stessi, e senza questa fiducia, non si riesce ad accedere alla fede, secondo me.
Il tipo di felicità più spirituale, che forse è gioia pura, sembra essere quella che porta alla guarigione profonda, cosa che mi interessa e mi attrae tantissimo.
Anche per quanto riguarda l’altro tipo di felicità, quella materiale, diciamo, occorre, secondo me, una buona dose di fiducia in sé stessi.
Questa la ritengo propedeutica a qualunque tipo di felicità una persona scelga.
Bisogna aggiungere, a mio avviso, anche che la felicità, di qualunque tipo sia, richiede coraggio e responsabilità:
- a) coraggio di fare tutti i cambiamenti personali necessari e anche tutti gli sforzi richiesti;
- b) e responsabilità, perché è necessario capire che si è padroni di sé stessi, e dunque anche delle proprie scelte. Questo implica che se ne è anche responsabili, e se ne accettano tutte le conseguenze.
Se ti interessa approfondire, puoi ascoltare l’episodio del podcast dedicato allo stesso argomento: Podcast – Psicologia & Spiritualità
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